Il nostro report sugli allevamenti intensivi spiega il perché
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Greenpeace
Allevamenti intensivi

Ciao CARMLA,

 

se senti la parola metano, a cosa pensi? Beh, se pensi a rutti e flatulenze delle mucche allora sei sulla strada giusta. Non sto scherzando, CARMLA: il 31% delle emissioni di metano proviene dal settore zootecnico, ossia principalmente dalla digestione delle mucche e dal letame di mucche, maiali e polli, spesso stipati in allevamenti intensivi.


CARMLA, se ora ho la tua attenzione è perché voglio dirti che purtroppo è così, gli animali allevati sono la più grande fonte di metano di origine antropica a livello globale. Le grandi aziende produttrici di carne e latticini sono responsabili di grandi quantità di metano a causa dell'enorme numero di animali utilizzati per produrre latticini e carne, un numero sempre in aumento.


Come l'anidride carbonica, il metano è un gas a effetto serra, cioè riscalda il pianeta ed è 80 volte più forte dell'anidride carbonica su un periodo di 20 anni dall’emissione, il che lo rende particolarmente importante da tenere in considerazione.


Sofferenza animale, deforestazione e inquinamento sono gli ingranaggi del sistema degli allevamenti intensivi, che devasta gli equilibri della natura. Ecco perchè abbiamo presentato una proposta di legge, la prima in italia, per fermarli. CARMLA, aggiungi la tua voce alla mia e a quella di tante altre persone, firma ora la nostra petizione.

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Come vedi, CARMLA, l’industria della carne e dei latticini è responsabile di massicce emissioni di metano. Lo abbiamo rivelato in un recente rapporto di Greenpeace Nordic, secondo cui le emissioni stimate di metano di 29 tra le principali aziende mondiali del settore sono paragonabili a quelle delle grandi aziende di combustibili fossili.

 

E anche l'Italia è coinvolta! Nel report infatti è presente anche il gruppo Cremonini, il più grande produttore di carne bovina in Italia, tramite la sua controllata Inalca, nonché uno dei principali attori del mercato europeo. Per rendere l’idea, Cremonini controlla numerosi marchi nazionali come Montana, Manzotin, Fiorani e Montagna, e rifornisce di carne bovina McDonald’s Italia.

 

Se eliminare i combustibili fossili è un passo fondamentale per frenare la crisi climatica, questo da solo non basta. Le emissioni di metano che derivano dagli allevamenti intensivi hanno un ruolo altrettanto critico. Ridurre queste emissioni infatti può influenzare in modo significativo la rapidità con cui il pianeta si riscalderà nei prossimi decenni.

 

Dobbiamo agire adesso! CARMLA, firma ora la nostra petizione per chiedere al governo uno stop agli allevamenti intensivi e l’avvio di una reale transizione del sistema attuale. 

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Grazie per il tuo aiuto!

Federica Ferrario

Federica Ferrario

Responsabile Campagna Agricoltura

Greenpeace Italia

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